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CACAO
Cacao: siamo abituati a vederlo sotto forma di tavolette, barrette e cioccolatini, ma prima di trasformarsi in gustoso cioccolato, in realtà il frutto subisce un lungo processo di trasformazione.
Perché si chiama così
Xocoatl era il nome dato dagli Aztechi alla bevanda, schiumosa e amara, a base di cacao, che veniva mischiato a peperoncino e altre spezie: da lì il nome 'cioccolato', tutt'oggi declinato in buona parte del globo con un suono simile.

Più caffè, meno dolore: un maggiore consumo abituale di caffeina sarebbe correlato a una minore sensibilità alla sofferenza fisica. La caffeina è già utilizzata nei trattamenti di dolore acuto (è per esempio un ingrediente di alcuni farmaci per il mal di testa), ma un suo maggior consumo nella dieta farebbe provare meno dolore alle persone?
A questa domanda hanno tentato di rispondere alcuni psicologi guidati da Burel Goodin dell’University of Alabama a Birmingham, arrivando a una conclusione: il consumo regolare di caffè o di altre bevande con presenza di caffeina contribuisce a sopportare meglio il dolore e ad alzare la soglia di tolleranza.
“La sostanza psicoattiva più consumata al mondo”, come definiscono la caffeina i ricercatori dell’UAB nell’articolo pubblicato sulla rivista Psychopharmacology, sarebbe da associare anche a una soglia più alta di dolore. Non solo, quindi, utile per proteggere il cuore o per ridurre il rischio diabete, il caffè sarebbe una manna anche per chi non sopporta il dolore.